8 MARZO 2024 E DONNE ABUSATE DAI CIARLATANI, I SOPRUSI AUMENTANO: nell’ipocrisia generale delle associazioni che dovrebbero tutelarle, della politica e della tv-spazzatura, che sulla donna-oggetto specula da sempre – Anticipazione nuovo Rapporto Antiplagio 2024 “Magia, pseudoscienze, intelligenza digitale ed altre dipendenze” (divulgazione integrale a Maggio)

8 Mar

In 10 anni sono più che raddoppiati gli abusi di genere nei confronti delle donne, da parte dei cosiddetti ‘operatori dell’occulto’ e delle sètte esoteriche.
Lo comunica, in occasione della ‘Giornata internazionale della donna 2024’, Osservatorio Antiplagio: Ong che dal 1994 denuncia i raggiri di veggenti, taumaturghi e santoni. Il dato è contenuto all’interno di un Rapporto più ampio – ‘Magia, pseudoscienze, intelligenza digitale ed altre dipendenze’ – che sarà presentato nel prossimo mese di maggio a Torino, nel trentennale dell’Organizzazione.
Poco meno di mille segnalazioni all’anno, pervenute in 30 anni di monitoraggio, hanno evidenziato che – rispetto ai soliti reati commessi in passato (truffa, circonvenzione d’incapace, minacce e lesioni), legati alle attività in oggetto – nell’ultimo decennio sono aumentate a dismisura le violazioni che caratterizzano più specificamente l’operato di cartomanti, medium, sensitivi e stregoni contro le donne, e cioè: il sopruso rituale, la molestia sessuale, il ricatto e la violenza privata (azione persecutoria per sollecitare i pagamenti delle prestazioni o pretendere, in alternativa, rapporti intimi con la vittima o altro denaro).
Mentre nel precedente ‘Rapporto Antiplagio’ (2013/14) la percentuale di questi ultimi illeciti era del 20% sul totale, adesso sfiora il 42%. Tra i delitti in declino, invece, figurano la circonvenzione d’incapace e le minacce.
In sintesi le donne subiscono, nell’ordine:
41,5% abusi sessuali, ricatti, limitazioni delle libertà personali, stalkeraggi telefonici.
20% truffe.
15% lesioni (v. problemi di salute ed esorcismi).
12,5% circonvenzioni d’incapace.
11% minacce.

Riguardo il costo generale dei consulti esoterici, sempre le donne spendono quasi il 70% dell’ammontare nazionale: la ciarlataneria è una piaga sociale o una dipendenza che irretisce diversi milioni di connazionali, ed esse rappresentano i due terzi del campione. In sostanza, questo forte incremento ha interessato le persone più vulnerabili della società, lasciate in balia di molti impostori: peraltro reclamizzati ovunque.

Un ennesimo aspetto preoccupante che emerge dal ‘Rapporto Antiplagio 2024’ è la predisposizione delle vittime degli occultisti ad ulteriori dipendenze, ovvero: giochi d’azzardo, alcool, psicofarmaci, sostanze stupefacenti e social. Durante le telefonate ricevute da Osservatorio Antiplagio, gli interlocutori infatti, nel pieno rispetto dell’anonimato, hanno ‘confessato’ – replicando a domande con risposta multipla – di essere dipendenti anche da: ludopatie (42%), superalcolici (31%), psicotropi legali (14%), allucinogeni (15%) e social network (65%). Le femmine nel 69% dei casi, i maschi nel 31%.

Ed è altrettanto preoccupante l’inazione dei Governi e dei Parlamenti nel tutelare i deboli, in particolare proprio le donne e le adolescenti, dai delitti in ‘rete’ – dove avviene la maggior parte degli adescamenti – e dai pericoli e soprusi ad essa collegati. Secondo gli intervistati: “Va combattuta la guerra ai falsi profili online, compresi gli alias dei finti indovini che si infiltrano nelle pagine-social; e va portata avanti senza tentennamenti, né interessi di parte. In caso contrario, ogni iniziativa a difesa delle donne, così come ogni ricorrenza, è solo un’intenzione: fine a sé stessa”.
A proposito degli account-fake, Osservatorio Antiplagio rende noto di essere stato contattato recentemente (dicembre 2023), da un dipendente di Facebook, il quale ha anticipato all’Ong italiana la decisione di Meta Platforms di voler individuare entro l’estate del 2024, tramite l’intelligenza digitale, gli account in incognito nei social e pubblicare la vera identità degli intestatari, insieme al loro pseudonimo: sia in nome della trasparenza, sia per evitare il coinvolgimento degli amministratori delle stesse piattaforme nei possibili reati commessi dagli iscritti. Osservatorio Antiplagio ha chiesto immediata conferma a Meta Inc. (tramite-pec) e, mentre l’ufficio legale di Facebook Italia ha risposto che la pubblicazione non è di sua competenza, dall’Irlanda e da Meta Platforms USA non sono arrivate reazioni. Nessuna conferma e nessuna smentita.

Tornando ai numeri, una più approfondita distinzione per generi, età, volume d’affari, ecc. sarà elaborata nelle prossime settimane e pubblicata all’interno del medesimo ‘Rapporto 2024’ che Osservatorio Antiplagio illustrerà ai giornalisti nel mese di Maggio a Torino, città magica per definizione.
Data, ora e luogo del resoconto completo di Maggio saranno comunicati per tempo nel sito antiplagio.org e attraverso una convocazione ad hoc per la stampa.

Osservatorio Antiplagio, Ong
antiplagio.org – antiplagio[at]libero.it
Torino, 8 Marzo 2024

February 2024: The magician David Copperfield does not make the promised moon disappear, without giving explanations for the failure, and disappoints millions of fans around the world – Il mago David Copperfield non fa sparire la luna promessa, senza dare spiegazioni sul flop, e delude milioni di fan in tutto il mondo. Youtube news: youtu.be/KwEvNe8JJjU?

1 Mar

Comunicato-stampa di Osservatorio Antiplagio
antiplagio.org

SPARIZIONE DELLA LUNA, LA NUOVA GRANDE ILLUSIONE DEL MAGO COPPERFIELD E’ SALTATA.

C’è scontento e rammarico tra i fans di David Copperfield (il prestigiatore famoso in tutto il mondo per aver già fatto scomparire a suo tempo un aereo di 7 tonnellate e la Statua della Libertà) che il 27 ottobre 2023, al ‘Today show’ della NBC e nella sua pagina Facebook, aveva annunciato un’ennesima sbalorditiva esibizione, programmata per febbraio 2024: la sparizione della luna. Il fatto, però, non è avvenuto. Lo rende noto Osservatorio Antiplagio, Ong italiana nata in Sardegna e presieduta dall’illusionista Alfredo Barrago che dal 1994 smaschera i ciarlatani che spacciano per prodigi paranormali i giochi di prestigio e dal 2006 dirige il Teatro Houdini di Cagliari, dove ha creato l’unica Scuola d’Arte Magica Stabile in Italia e la seconda al mondo. Nei giorni scorsi il Presidente di Osservatorio Antiplagio, che oltretutto nel 2010 ha vinto il premio internazionale di ‘Migliore Illusionista Innovatore’ al ‘Masters of Magic’, ha ricevuto molte lamentele da parte di appassionati e cultori della prestidigitazione, i quali non si spiegano il silenzio di David Copperfield, considerata la sua professionalità e serietà, sulla data precisa dell’evento annunciato, citato anche da diversi canali mediatici, e sul luogo nel quale si sarebbe svolto. Nonostante il sontuoso battage pubblicitario di Copperfield di questi ultimi mesi, in cooperazione con ‘Save the children’ (Onlus che dal 1919 tutela i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in 116 Paesi), null’altro è stato aggiunto: da ottobre ad oggi. E nulla, appunto, è accaduto a febbraio. “Un’impasse del genere – sottolinea Alfredo Barrago – è un fatto sensazionale senza precedenti che peraltro, purtroppo, ha dato adito a congetture e tentativi di spiegazioni dell’eventuale trucco utilizzato da Copperfield; ma si sono rivelati esercizi inutili che non hanno niente a che vedere con il metodo realmente messo in atto da David per far sparire la luna. È improbabile però, pur se da non trascurare, che lo stop a questa nuova sensazionale illusione dipenda – prosegue Barrago – da una serie di soluzioni prospettate nei social e nei forum online, da parte di improvvisati e inattendibili prestigiatori. Simili comportamenti riescono ad ottenere l’unico risultato di svuotare l’arte magica dello stupore che suscita perché, sia nel caso di una spiegazione errata di un trucco, che di una descrizione plausibile, lo spettatore, ritenendo di essere al corrente del segreto, non si meraviglia più”.

(foto milenio.com)

Secondo il fondatore di Osservatorio Antiplagio, Giovanni Panunzio, che dal 1994 denuncia le truffe e i soprusi dei sedicenti operatori dell’occulto, anche nei confronti di bambini e adolescenti, “il fatto che a gennaio scorso il nome di Copperfield sia stato affiancato a quelli di un centinaio di vip, rinvenuti tra i contatti privati di Jeffrey Epstein (l’imprenditore newyorkese condannato per aver abusato di minorenni e suicidatosi in carcere nel 2019), potrebbe aver messo in imbarazzo il mago americano nei rapporti con ‘Save the children’, nonostante non sia stato minimamente coinvolto dall’inchiesta giudiziaria”. Osservatorio Antiplagio ha telefonato a ‘Save the children’ per avere qualche informazione sul mancato svolgimento dell’evento, ma la Onlus ha risposto di non saperne niente. Alfredo Barrago, dal canto suo, si limita a riferire che “lo stop all’esecuzione della sparizione della luna è da ascrivere ad un incidente tecnico verificatosi il 23 febbraio, poco prima dell’evento, malgrado gli anni di lavoro che sono serviti a David Copperfield per poterla proporre al pubblico”. All’annuncio della grande illusione, dunque, è seguita una grande delusione tra gli estimatori del mago più illustre del Pianeta.
Osservatorio Antiplagio
antiplagio.org/copperfield.htm – youtu.be/KwEvNe8JJjU?

Alfredo Barrago (nella foto Alfredo Barrago)

AGGIORNAMENTO DEL 4 APRILE 2024: ANCHE IL SECONDO TENTATIVO E’ ANDATO IN FUMO – COMUNICATO STAMPA

Com’è risaputo, la grande illusione della sparizione della Luna, preannunciata pubblicamente dal mago americano David Copperfield al ‘Today Show’ (NBC) del 27/10/2023 e fissata per il plenilunio di febbraio (24/2/2024), alias Miniluna dell’anno, non è andata in porto. E non è stata eseguita neppure a marzo, non lo sarà ad aprile e difficilmente verrà realizzata nel corso dell’anno. Lo comunica in una nota Osservatorio Antiplagio, l’Ong che dal 1994 monitora il mondo della magia e dell’occultismo, ma non solo, segnalandone le manipolazioni, le mistificazioni e le pubblicità ingannevoli. La navicella texana ‘Odysseus’ – continua Osservatorio Antiplagio – (sponsorizzata, tra gli altri, dallo stesso Copperfield) che il 23 febbraio 2024 era atterrata rovinosamente sulla Luna, infatti non si è risvegliata, terminando prematuramente la missione. Lo ha confermato pure ‘Intuitive Machines’, l’azienda privata USA che ha assemblato il modulo. Dopo la lunga notte lunare di marzo, il lander si sarebbe dovuto riavviare, in concomitanza con il plenilunio del 25/3/24, seconda Miniluna dell’anno, tramite la forza propulsiva della luce del Sole (peraltro sperimentata con efficacia dal 2019 anche sulle vele spaziali, il che dovrebbe invitare a pensare). Alla Nasa, però, non è arrivato alcun segnale di riaccensione. ‘Odysseus’ trasportava, oltretutto, i segreti degli effetti speciali del mago David Copperfield, come da lui detto: inclusi gli strumenti tecnologici per nascondere la Luna alla vista della Terra. Ciò, ovviamente, l’illusionista statunitense non ha potuto dichiararlo. E Osservatorio Antiplagio, allo stato attuale, non intende aggiungere altri elementi poiché la società che ha organizzato il lancio ha specificato di avere in programma nuove missioni lunari per la fine del 2024 e/o l’inizio del 2025. Pure una compagnia privata USA concorrente, la ‘Astrobotic’, che a gennaio 2024 aveva fallito l’allunaggio con il lander ‘Peregrine’ e che tra i suoi finanziatori annoverava ancora Copperfield, sta lavorando ad un’ennesima missione con una navetta più grande.
È altamente improbabile pertanto – conclude Osservatorio Antiplagio – che il mago più illustre, più professionale e più facoltoso del Pianeta possa portare a compimento nei mesi che verranno la sua più grande illusione di sempre. Illusione che per la prima volta è diventata una disillusione, sia per David Copperfield che per i suoi numerosi fan in tutto il mondo, i quali attendevano impazienti l’evento: promesso dal prestigiatore americano, con una precisione inspiegabile, il 27 ottobre 2023.
Sull’impresa andata a monte Osservatorio Antiplagio fornirà ulteriori particolari durante la conferenza-stampa di presentazione del nuovo Rapporto 2024 “Magia, pseudoscienze, intelligenza digitale ed altre dipendenze” che si terrà a Torino il 17 maggio p.v. nel trentennale dell’associazione. I dettagli dell’incontro saranno anticipati per tempo agli organi d’informazione.
Osservatorio Antiplagio, Ong
Giovanni Panunzio, coord. naz.
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The second attempt also failed – As is well known, the great illusion of the disappearance of the Moon, publicly announced by the American magician David Copperfield on the ‘Today Show’ (NBC) on 10/27/2023 and set for the February full moon (2/24/2024), aka Minimoon of the year, failed. And it wasn’t even carried out in March, it won’t be carried out in April and it’s unlikely it will be carried out during the year. This was communicated in a note by the Antiplagiarism Observatory, the NGO that has been monitoring the world of magic and occultism since 1994, but not only, reporting manipulations, mystifications and misleading advertising. The Texan spacecraft ‘Odysseus’ – continues the Antiplagiarism Observatory – (sponsored, among others, by Copperfield himself) which landed disastrously on the Moon on 23 February 2024, in fact did not wake up, ending the mission prematurely. This was also confirmed by ‘Intuitive Machines’, the private US company that assembled the module. After the long lunar night of March, the lander should have restarted, coinciding with the full moon of 25/3/24, the second Minimoon of the year, through the propulsive force of the light of the Sun (which has also been tested effectively since 2019 on space sails, which should invite you to think). NASA, however, has received no signal of re-ignition. ‘Odysseus’ carried, moreover, the secrets of the special effects of the magician David Copperfield, as he said: including the technological tools to hide the Moon from the view of the Earth. This, obviously, the American illusionist could not declare. And the Antiplagiarism Observatory, at present, does not intend to add other elements since the company that organized the launch has specified that it has new lunar missions planned for the end of 2024 and/or the beginning of 2025. Even a competing private US company, ‘Astrobotic’, which in January 2024 had failed to land on the moon with the ‘Peregrine’ lander and which still counted Copperfield among its financiers, is working on yet another mission with a larger shuttle. It is therefore highly unlikely – concludes Antiplagiarism Observatory – that the most illustrious, most professional and wealthiest magician on the planet will be able to complete his greatest illusion ever in the months to come. An illusion that for the first time became a disillusionment, both for David Copperfield and for his numerous fans around the world, who were impatiently awaiting the event: promised by the American magician, with inexplicable precision, on 27 October 2023. The Antiplagiarism Observatory will provide further details on the failed undertaking during the press conference to present the new 2024 Report “Magic, pseudosciences, digital intelligence and other dependencies” which will be held in Turin on 17 May. on the thirty-year anniversary of the association. The details of the meeting will be communicated to the media in good time.

April 4, 2024


Strage di Altavilla Milicia (Palermo) e demonismo. Perché nessuna Chiesa cristiana confuta le cosiddette ‘possessioni diaboliche’, né stigmatizza gli esorcismi da baraccone?

24 Feb
Quanto accaduto ad Altavilla Milicia, dove una madre e due suoi figli sono stati uccisi dal padre e dalla sorella per essere liberati (a loro dire) dal demonio, è la riprova che a volte la fede e la superstizione hanno un confine labilissimo: un po’ le separa e le distingue, un po’ no. Ed è la dimostrazione che spesso la Chiese “cristiane” (virgolette inevitabili) alimentano la superstizione a discapito della fede, coinvolgendo, suggestionando e, soprattutto, confondendo i credenti. Tutto nasce da un antico indottrinamento che prende spunto, erroneamente, dai Vangeli e che purtroppo si protrae da secoli. In nessun episodio biblico infatti – né del Vecchio, né del Nuovo Testamento – sono presenti casi di possessione diabolica e/o esorcismi come vengono intesi oggi da molti presbiteri e da molti proseliti e come sono rappresentati dalla cinematografia, dai romanzi e dalla saggistica per fini commerciali. Le confessioni religiose “cristiane” nei secoli andati, in assenza di conoscenze mediche, accolsero e alimentarono alla lettera la credenza nel demonio vessatore, sviluppando attraverso la pratica degli esorcismi una psicoterapia surrogata, controllata dai rispettivi pastori: più o meno incaricati dall’alto. Ma in epoca moderna e contemporanea le stesse confessioni non si sono minimamente preoccupate di rendere edotti ed informati i credenti e le comunità religiose sulle esegesi aggiornate e sugli studi ed approfondimenti scientifici, riguardo le malattie mentali, le sostanze stupefacenti e dipendenze discriminatorie di diversa natura. Una delle conseguenze è proprio quella a cui abbiamo assistito ad Altavilla Milicia, dove l’educazione alla fede è stata soppiantata dall’ambiguità, dalla superstizione e da una forma di fanatismo cruento ed incontrollabile che si è impossessato (questo sì) di menti deboli manipolate. In sintesi: gli effetti negativi del possibile fraintendimento su esorcismi e possessioni hanno superato, di gran lunga, i discutibili risvolti positivi. La stessa cosa succedeva in passato, per esempio, con le donne-streghe: messe al bando e al rogo poiché accusate ingiustamente di avere rapporti carnali con il demonio. Accadeva perfino con gli animali. Un primo elemento evangelico sospetto che chiarisce a cosa si riferisse Gesù quando parlava del suo avversario, cioè di Satana, è l’appellativo identico assegnato sia all’apostolo Pietro che a Giuda iscariota: definiti entrambi, appunto, “satana”. Il che non vuol dire che fossero posseduti, ma “avversi” alla Parola del Cristo. Ciò, oltretutto, spiega la differenza tra anticristiano ed anticristo, con quest’ultimo rappresentato sempre – senza motivo – da un diavolo. È noto invece il plausibile riferimento apocalittico del 666 non all’Anticristo, personaggio di fantasia, bensì all’ottavo imperatore romano (Domiziano) che perseguitava i cristiani: ergo anticristiano. Il secondo e non ultimo elemento che dovrebbe indurre alla riflessione è l’oggetto delle liberazioni volute da Gesù, ovvero: l’affrancamento dalla falsa dottrina degli scribi e dei farisei, insieme alle più alienanti ideologie ed al fondamentalismo religioso, che rendevano (e rendono) schiavi. È palese, quindi, che possedere fisicamente un individuo non è contemplato nelle Sacre scritture; anche perché il fatto che il demonio si impadronisca del corpo di una persona e le faccia compiere gesti autolesionistici o pericolosi per il prossimo, come accade di consueto, rivela una contraddizione escatologica. Impossessarsi concretamente di un essere umano, infatti, deresponsabilizza la vittima da qualsiasi azione inconsulta violenta, vanificando la finalità del demonio, che vorrebbe condurre alla dannazione eterna l’incolpevole bersaglio di turno. Se d’ora in poi l’insegnamento e il chiarimento, da parte delle Chiese “cristiane” non dovessero andare in tale direzione, aspettiamoci ulteriori drammi (come la carneficina avvenuta in provincia di Palermo e come, purtroppo, si è verificato spesso in passato). Senza dimenticare che il facile transito dal demonismo al satanismo è un’altra sciagura sottovalutata della nostra epoca. Le autorità ecclesiastiche, pertanto, interrompano il loro silenzio, intervengano contro le possessioni diaboliche e ne definiscano una volta per tutte l’inconsistenza – più in linea con l’ermeneutica delle Sacre scritture che con una tradizione oramai superata – per impedire che la superstizione e il fanatismo continuino a sovrapporsi alla fede e ad avere la meglio su di essa e che qualche santone spregiudicato ne approfitti. Non si possono e non si devono abbandonare i credenti alla creduloneria ed all’ingenuità o, peggio, alla rassegnazione ed alla fatalità. Così la religione diventa un cappio al collo che disgiunge la razionalità dal materialismo, l’anima dalla carne.
Prof. Giovanni Panunzio, coord. naz. Osservatorio Antiplagio, Ong, Insegnante di Religione – 24/02/2024

Osservatorio Antiplagio sui reati online. “Siano perseguiti – per favoreggiamento – anche gli amministratori dei social”. Incassano milioni impunemente e nel frattempo (si sfregano e) si lavano le mani: per delitti compiuti a casa loro.

20 Gen

Mark Zuckerberg ed Elon Musk (foto Ansa)

Comunicato-stampa del coordinatore nazionale di Osservatorio Antiplagio, Giovanni Panunzio

In data 18/1/24 ho inviato, a nome e per conto di Osservatorio Antiplagio, sia tramite email che pec, un esposto (riportato a seguire) alle Procure della Repubblica dei capoluoghi di regione italiani, oltre che alle Procure della Repubblica di Lodi (dato il caso in oggetto) e di Catania (specializzata in reati telematici), per sollecitare la magistratura, di fronte ai continui abusi e soprusi perpetrati nei social – fake news comprese – a vagliare la possibilità di perseguire sia gli autori di essi che, per favoreggiamento, gli amministratori degli stessi social; visto e considerato che mettono a disposizione il mezzo, senza verificare quanto viene postato: è come se i lettori di un giornale scrivessero lettere alla redazione e quest’ultima decidesse di pubblicarle tutte e sempre, a prescindere dai contenuti. L’invito alle Procure, tra l’altro, fa riferimento alla concorrenza sleale messa in atto dai titolari delle piattaforme-social, che si accaparrano lettori e fruitori a centinaia di migliaia – a danno dei media tradizionali, in particolare dei quotidiani online e della carta stampata, obbligati a registrarsi in tribunale – e non si dotano di organi di controllo, pur realizzando ricavi milionari. A nostro giudizio, l’inerzia del Legislatore non può permettere ancora questo stato di cose e, soprattutto, ulteriori azioni delinquenziali. Il fatto poi che l’organizzazione dei social non sia normata, non può e non deve escludere dalle responsabilità chi li gestisce per fini prettamente commerciali, mettendo a disposizione di chicchessia spazi a volontà: il che ovviamente invoglia i titolari ad accettare qualsiasi richiesta d’iscrizione, anche in incognito, poiché è proprio sui numeri che si basa il loro arricchimento. Se è vero che la responsabilità penale è personale, è anche vero che: “Il favoreggiamento personale è ammissibile tutte le volte in cui il mezzo adoperato sia in sé idoneo a concretizzare l’aiuto” (Cassazione penale 11159/82).
Giovanni Panunzio, coord. naz. Osservatorio Antiplagio (nella foto)

Alla c.a. delle Procure della Repubblica di:
Lodi, Ancona, Aosta, Bari, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Catanzaro, Firenze, Genova, L’Aquila, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Roma, Torino, Trento, Trieste e Venezia

Oggetto: violenze verbali online e responsabilità dei social

Con la presente si espone quanto segue.
Premesso che:
1) di recente una ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano, Giovanna Pedretti, è deceduta tragicamente, dopo essere stata accusata di un imbroglio ed insultata e minacciata nei social, a seguito di un’ipotesi di falso avanzata dallo chef Lorenzo Biagiarelli, in sintonia con la compagna ed influencer Selvaggia Lucarelli.
2) Diversi precedenti episodi di feroce reazione verbale, sempre nei social, hanno provocato analoghe reazioni autolesionistiche da parte dei destinatari o, meglio, delle vittime di post violenti, discriminatori e minatori; basti pensare alla violenza contro le donne ed al bullismo.
3) L’iscrizione degli internauti ai summenzionati social avviene senza alcuna attenta verifica, da parte dei gestori, sull’identità di chi crea un account – il che peraltro non impedisce ai minorenni di qualunque età di registrarsi – e che chiunque, quindi, può scrivere in essi (social) anonimamente e impunemente, in qualsiasi momento, ciò che gli viene in mente su qualsiasi evento mediatico.
4) In Italia, allo stato attuale, non esiste una regolamentazione per i social che, come quella (ad esempio) per la stampa, attribuisca una responsabilità diretta e/o indiretta a chi mette a disposizione di chicchessia, per fini commerciali, pagine e pagine online, nelle quali vengono pubblicati commenti, giudizi e opinioni – su fatti di attualità, di cronaca, ecc. – che provocano reazioni inconsulte e incontrollabili.
5) Tuttavia, a maggior ragione – non esistendo una regolamentazione -, non può essere esente da responsabilità chi dirige e offre a milioni di utenti, senza alcun controllo, le piattaforme-social in questione, visto che introita guadagni miliardari; né può esserne esente chi le utilizza, sempre per finalità economiche, onde incrementare i seguaci e, di conseguenza, le relative repliche, il più delle volte tracotanti e diffuse in modo esponenziale.

Si chiede alla vostra spettabile Procura della Repubblica:
A) Di accertare, di volta in volta, se nel comportamento dei titolari dei social – in particolare X e Facebook – possano essere ravvisabili illeciti penali, come (a titolo di esempi) l’omesso controllo sui post pubblicati e/o l’istigazione a commettere una differente fattispecie di reato; ciò vale sia per il caso citato in premessa, sia per la generalità degli episodi analoghi verificatisi nei mesi e negli anni scorsi nel territorio nazionale. Motivo per cui il presente esposto viene inviato, altresì, a tutte le Procure della Repubblica dei capoluoghi di regione italiani e alle Procure della Repubblica di Lodi e di Catania, esperta in delitti informatici.
B) Di valutare se le medesime responsabilità penali debbano ricadere anche su chi usa le pagine-social per incrementari i propri followers e, nel contempo, i propri affari, non curandosi minimamente dei risvolti e delle implicazioni delle reazioni selvagge e virali dei seguaci.
C) Di considerare che spesso i danni causati alle persone coinvolte e alle loro famiglie sono così ingenti che è oggettivamente giusto e opportuno che ai risarcimenti concorra pure chi ha messo a disposizione il mezzo – insieme a chi lo ha strumentalizzato (v. gli influencer) per incrementare i clic, le visualizzazioni, le condivisioni, i followers e gli incassi – attraverso il quale è stato indotto il delitto. Tanto più che il fatto in sé, paragonato alla condotta vigile di altre pubblicazioni registrate regolarmente nei tribunali, è discriminante e, a giudizio del sottoscritto, non può e non deve essere tollerato. Se i social infatti (ma non solo) sottraggono, come succede, fruitori e guadagni alla stampa autorizzata, non si comprende perché i loro amministratori non si dotino di organi di garanzia e, in caso contrario, non debbano pagare per eventuali inadempienze o superficialità: avvalorate dalla presenza nelle relative piattaforme di centinaia di migliaia di profili in incognito, utili forse negli Stati anti-democratici, ma sicuramente utilitaristici e strumentali in un Paese come il nostro. Per non parlare di un secondo fenomeno incontrollato, quale è quello delle fake news.
D) Di tenere presente che chiamare in causa pure i responsabili di X e Facebook – insieme ai loro iscritti che speculano sulle disavventure o le disgrazie altrui – sortirà l’effetto, a prescindere dal risultato, di richiamarli anche ad una maggiore sorveglianza e ad una organizzazione interna più efficente. Tutto questo, ovviamente, non deve essere il prezzo da pagare per il loro successo e arricchimento, ma una forma di tutela e di giustizia sociale nei confronti dei cittadini più frangibili: che non reggono psicologicamente ondate e valanghe virtuali di aggressioni, offese e umiliazioni.
E) Infine, ammesso e non concesso che non si possano costringere i social ad annoverare esclusivamente utenti certificati, si chiede comunque alla vostra spettabile Procura della Repubblica (considerato l’immobilismo del Legislatore) di portare davanti ad un giudice, qualora esistano gli estremi, i rispettivi amministratori – insieme a chi usufruisce in maniera scriteriata degli spazi concessigli – per ascoltare le loro giustificazioni. Ma sarebbe meglio definirli alibi, camuffati dietro una libertà di espressione e di comunicazione che, in realtà, è totale anarchia, peraltro tra le più prepotenti e dannose.
Se si riuscisse nell’intento auspicato di stigmatizzare nelle sedi opportune sistemi digitali così pericolosi, che invece vorrebbero passare per capri espiatori e addirittura fare le vittime (non si capisce di cosa e di chi), l’Italia sarebbe una nazione all’avanguardia e dimostrerebbe di non avere alcuna paura dei cosiddetti ‘giganti del web’, elefanti all’interno di vere e proprie cristallerie.
Si ringrazia per l’attenzione.

Prof. Giovanni Panunzio
Coord. Naz. Osservatorio Antiplagio, ong
antiplagio.org – antiplagio[at]libero.it
18/01/2024

‘La tv-spazzatura’ analizzata con sarcasmo in un blog e in un saggio di Giovanni Panunzio

25 Set

Si chiama tvspazzatura.it ed è il nuovo blog (senza pubblicità, né pop-up e cookies) ideato dal fondatore di Osservatorio Antiplagio, Giovanni Panunzio. Entro l’anno diventerà anche un libro dal titolo: “La tv-spazzatura”, con un sottotitolo palindromo (è la tele letale).

Aperto gratuitamente a chiunque voglia esprimere il proprio parere, o le proprie contrarietà, tvspazzatura.it è stato concepito per analizzare a fondo la televisione italiana, avvezza ad accendere telecamere e riflettori sulla società, ma non su sé stessa. Il sito esamina in ordine alfabetico, con irriverenza e sarcasmo, i principali programmi delle tivù nazionali generaliste (canali dall’1 al 9), evidenziandone gli aspetti trash, ovvero: aggressività e sensazionalismo gratuiti; scoop e shock inesistenti; resse e risse nei talk; faziosità e volgarità in prima e seconda serata; giornalismo d’assalto, morboso e diseducativo; mancanza di contenuti culturali; intromissione nelle faccende private di persone più o meno famose o totalmente sconosciute.

A parte ciò, cosa rimane? Trasmissioni di nicchia, senza dubbio di valore, relegate purtroppo ai margini dei palinsesti.

Tra i capitoli più analitici del blog: la donna-oggetto; la politica nell’informazione e viceversa; il killeraggio e lo stalkeraggio mediatici; i finti reality e i dilettalent; le fake news; i social in tv e l’anonimato; i casi Giletti, Sgarbi, Bandecchi, Sanremo. E non potevano mancare le polemiche sulla promozione del gioco d’azzardo e sulle réclames dei sedicenti maghi e degli alcolici, monopolio di Stato. Il tutto è corredato da centinaia di fonti di stampa verificate.

I lettori, così come i personaggi chiamati in causa, potranno intervenire e dire la loro esclusivamente inviando un messaggio a prof.giovanni.panunzio[at]pec.it (abilitata a ricevere anche mail ordinarie), affinché le opinioni, le segnalazioni, le rimostranze e le eventuali richieste di rettifica, sottoscritte con nome e cognome, possano essere accertate e pubblicate nel blog (i contributi non firmati o anonimi, contrariamente a quanto accade nei social, non sono ammessi e vengono cestinati).

Notizie sull’autore – Giovanni Panunzio è un attento ‘analista’ dei mezzi di comunicazione e di trasmissione; per trent’anni ha scandagliato le tecniche pubblicitarie fraudolente e le produzioni mediatiche ingannevoli. Dal 1985 al 2022 ha insegnato Religione negli Istituti superiori statali di Cagliari e provincia. Dopo aver conseguito il Magistero in Scienze Religiose, nel 1994 ha fondato Telefono Antiplagio, poi diventato Osservatorio Antiplagio: comitato di volontariato che denuncia alle Autorità competenti le truffe dei ciarlatani e i messaggi pubblicitari subliminali. Ha già scritto diversi saggi, tra cui: Media e medium, il business dell’occultismo in Italia; Mediocrazia, il silenzio dei colpevoli; e Radici giudaico-cristiane d’Europa, un falso storico. Insieme a tvspazzatura.it, amministra i domini giustiziasociale.org, scrittorefantasma.net e ultimagenerazione.net.

Per Osservatorio Antiplagio, avv. Vittorio A. Marinelli

Roma, 25/9/2023

L’illusionista Alfredo Barrago nominato docente dell’Università di Aristan (fonte musicamoreblog.it)

1 Mag
Riceviamo e pubblichiamo.
Barrago e Gessa
Straordinario weekend al Teatro Houdini di Cagliari, dove è andato in scena un interessantissimo parallelismo tra scienza e magia. Protagonista l’illustre scienziato farmacologo Gianluigi Gessa, che ha dialogato con Filippo Martinez, rettore dell’Università di Aristan. La parte magica è stata affidata al fuoriclasse dell’illusione Alfredo Barrago, che ha incantato il pubblico in particolare con alcuni numeri di mentalismo al limite dell’impossibile.
Tra il numeroso e caloroso pubblico presente il gotha dell’Università di Aristan, per un esperimento assolutamente originale e innovativo.
Al termine della serata all’illusionista Alfredo Barrago è stato conferito l’incarico di docente dell’Università di Aristan.
Viste le numerosissime richieste sono previste alcune repliche a fine maggio.
(Nella foto, da sinistra, le ancelle Marcella Sechi e Michela Palomba, lo sciamano Antonio Palmas, l’illusionista Alfredo Barrago, Ghost, il professor Gianluigi Gessa).
L’Università di Aristan ama attraversare i territori di confine, le sottili linee d’ombra, gli specchi di Alice, e in questo caso andrà a giocare con la scienza e la magia, due categorie che a lungo hanno vissuto una contiguità talmente stretta da non distinguere, in alcuni casi, l’una dall’altra.
La distinzione netta fra scienza e magia avvenne solo tra il XVII e il XVIII secolo, in particolare con Isaac Newton, e da allora, pian piano, quella che chiamiamo magia – se non consideriamo i truffatori che speculano sulla credulità altrui – è andata a collocarsi negli ambiti dell’arte: pittura, letteratura, musica, cinema, teatro… Ed è proprio in questa dimensione che Gianluigi Gessa racconterà con la leggerezza e l’humor che gli son propri le origini e gli effetti dei principali allucinogeni, mentre Alfredo Barrago giocherà con la nostra mente riproducendo alcuni di questi effetti senza l’aiuto di polveri, erbe, fiale o pastigliette.
28/4/2023
Antonio Palmas

Scienza & Finanza, dicembre ’22 – Malattie gravi e diagnosi precoce: la grande chance (sottovalutata?) dei markers tumorali

10 Mar

La notizia della morte di Sinisa Mihajlovic e la decisione di Gianluca Vialli di sospendere gli impegni con la Nazionale italiana di calcio, per affrontare meglio la neoplasia al pancreas che lo affligge da 5 anni, riportano alla ribalta il tema della prevenzione. E quando si parla di prevenzione non si può non fare riferimento ai markers tumorali e alla ricerca, alla scienza. A questo proposito, la Fondazione AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) è esaustiva: “I marcatori tumorali sono sostanze facilmente rintracciabili nel sangue con un semplice prelievo ematico venoso. Si tratta di molecole che possono essere prodotte anche dalle cellule non tumorali in assenza di malattia. Le cellule cancerose, tuttavia, moltiplicandosi più velocemente, possono rilasciarne quantità maggiori. Questi livelli anomali, di conseguenza, possono essere un campanello di allarme per intercettare il male. I marcatori tumorali sono impiegati nella diagnosi di alcuni tipi di cancro, nella valutazione prognostica, ma soprattutto nel monitoraggio della risposta ai trattamenti farmacologici. Nella fase diagnostica i marcatori tumorali possono a volte indirizzare o confermare una diagnosi, ma da soli non sono sufficienti a stabilirla. Devono essere considerati insieme all’esito di altri esami clinici e strumentali”. Di fronte a tali chiarimenti, non si comprende per quale motivo i markers tumorali non vengano presi in considerazione da numerosi medici di base, in particolare per gli anziani: molti dei quali, peraltro, hanno diritto all’esenzione dal ticket. Se è vero che per il servizio sanitario nazionale costituirebbero una spesa non indifferente, è altrettanto vero che curare il cancro ha costi considerevolmente più alti. Volendo fare un raffronto, se i medici di famiglia non insistessero con i propri pazienti sul vaccino antinfluenzale, si ritroverebbero centinaia di malati da assistere, con farmaci il cui prezzo è ben superiore a quello dei vaccini. Ma il problema non è solo finanziario: tutte le patologie, infatti, hanno anche serie ripercussioni psicofisiche, sociali, familiari, ecc. che durano una vita; e le conseguenze dei tumori sono le più devastanti. Se l’AIRC afferma che i markers tumorali non sono sufficienti a stabilire una diagnosi e devono essere considerati insieme ad altre verifiche strumentali, non significa che debbano essere sondati sporadicamente e che ricercarli sia uno spreco. Anzi, la controprova con diversi approfondimenti clinici sarebbe un ulteriore motivo di tranquillità per i contribuenti, perfino nel caso in cui si risolvano in diagnosi precoci. Riguardo la leucemia, il Policlinico Gemelli di Roma ha identificato alcuni marcatori molecolari che la caratterizzano. La ricerca si è concentrata sull’attività di due enzimi, ADAR1 e ADAR2, che agiscono sulle molecole di RNA e ne modificano la lettura, variando così l’espressione genica, sia in senso quantitativo che qualitativo. Per i motivi esposti, la redazione di Scienza & Finanza ritiene doveroso suggerire al legislatore, oltre che al Governo in carica e ai Presidenti delle Regioni, la promozione di iniziative al riguardo, finalizzate a sensibilizzare i medici di base e i cittadini sulla profilassi delle malattie più gravi, attraverso i markers tumorali e le eventuali disamine ad essi collegate. Infine, a proposito del cancro al pancreas, sottolinea ancora l’AIRC: “L’unico marcatore presente nel sangue, da associare al tumore pancreatico, è la proteina CA19.9. Anche se un suo aumento può essere dovuto a problemi differenti (e comunque seri, come la cirrosi epatica, la pancreatite, l’ostruzione del tratto biliare, ecc.), se alla misurazione dei livelli di CA19.9 si associasse la ricerca degli anticorpi, si potrebbe raggiungere una precisione diagnostica del 95%”. Perché allora non farlo abitualmente?

Da Telefono a Osservatorio Antiplagio – Com’è cambiato il comitato di volontariato che denunciava i ciarlatani, le pubblicità ingannevoli e il gioco d’azzardo

10 Mar

Giovanni Panunzio, coord. naz. Antiplagio, a Chisinau (Moldova) nell’ottobre 2022

Era il 1994, quando l’insegnante di Religione Giovanni Panunzio decise, insieme a un giornalista, un sacerdote e un illusionista, Alfredo Barrago (poi divenuto Presidente del comitato), di fondare il Telefono Antiplagio. L’intuizione scaturì da un evento insolito per l’epoca. In Sardegna una statuetta della Madonna aveva cominciato a versare lacrime di sangue, quasi un anno prima del pianto di una statuetta ben più famosa: quella di Civitavecchia, svelata poi da Alfredo Barrago e dal giornalista Mimmo Lombezzi nel 2005, all’interno della trasmissione di Canale 5 “Target”. Nella circostanza emersero sospette connivenze tra il presunto miracolo e certi sedicenti medium, veggenti e guaritori che frequentavano la zona: dove diversi pellegrini, in fila per chiedere una grazia o assistere alla ripetizione della lacrimazione (mai accaduta), venivano avvicinati da ambigui personaggi che si spacciavano per sensitivi, operatori dell’occulto, parapsicologi, ecc. Da qui l’idea, da parte di Giovanni Panunzio e dei suoi coadiutori, di mettere a disposizione dei cittadini di tutta Italia una linea gratuita, il Telefono Antiplagio appunto, per segnalare eventuali truffe, soprusi e manipolazioni di ogni genere. Grazie al contributo della stampa, l’iniziativa riuscì a trovare spazio in diverse trasmissioni radiofoniche e televisive di rilievo (tra cui Italia istruzioni per l’uso, Superquark, Chi l’ha visto, Porta a porta, Il Fatto di Enzo Biagi, Mi manda Rai 3) e ad arrivare, così, al grande pubblico. In vent’anni Telefono Antiplagio ha denunciato migliaia di santoni e sètte (oltre mille all’anno) e centinaia di pubblicità fraudolente, comprese quelle da cui scaturiscono ludopatie e tragedie familiari devastanti. Nel frattempo, però, gli ideatori di Telefono Antiplagio, dopo aver deciso di segnalare alle autorità proprio i ciarlatani-inserzionisti di tv e giornali, insieme alle loro réclames non veritiere, per non dire truffaldine, sono incappati nella reazione di qualche editore e degli stessi ciarlatani, dai quali gli editori incassano milioni, che hanno portato in giudizio il fondatore e coordinatore nazionale, Giovanni Panunzio, per diffamazione. Era un giro d’affari che il professore non avrebbe dovuto toccare e che, comunque, è stato oggetto anche di un suo saggio, dal titolo: “Media e medium, il business dell’occultismo in Italia”. A questo punto le modalità di intervento dell’associazione sono cambiate: sia per le spese (non da poco) sostenute in tribunale, senza il contributo di nessuno e, tanto meno, di finanziamenti pubblici; sia perché il mezzo telefonico è stato soppiantato da mail, comunicazioni e messaggistica di altra natura e contatti personali. Giovanni Panunzio è riuscito a venir fuori indenne dai processi, ma il Telefono Antiplagio ha dovuto chiudere. Al suo posto è nato l’Osservatorio Antiplagio, fondato sempre dal prof. Panunzio. Il quale, innanzitutto, ha smesso di denunciare pubblicamente i ciarlatani e i loro sostenitori, limitandosi (si fa per dire) ad aiutare le vittime nel silenzio e, quando possibile, recandosi nel luogo in cui avvengono i misfatti; e poi ha smesso anche di partecipare alle trasmissioni televisive che lo contattavano, e continuano a contattarlo, perché il loro unico fine, da indegni piazzisti, era ed è quello di intervistare le vittime dei maghi: alla stregua di storie o casi umani da esporre in piazza per fare audience. Il fondatore di Telefono. Antiplagio e il Presidente (Alfredo Barrago), oltretutto, sono tra i pochissimi ad aver rifiutato la partecipazione al “Maurizio Costanzo Show”. L’episodio fu raccontato dal quotidiano “La Nuova Sardegna” il 17 ottobre del 2000 (vedi immagine sotto). In particolare, la redattrice del “Costanzo Show”, Alice Cerruti, aveva chiesto aiuto all’associazione, tramite mail, per “rintracciare le vittime di questi ciarlatani” (testuale). La risposta di Telefono Antiplagio non si era fatta attendere: “Siamo già stati invitati dalla vostra redazione, ma non siamo mai voluti intervenire perché il signor Maurizio Costanzo prima ci rema contro, dando spazio ai ciarlatani, poi chiede a noi le vittime dei suoi ‘simpatici amici’. Sembra un discorso vagamente schizofrenico”. L’attività dell’Antiplagio è stata caratterizzata, inoltre, da un resoconto o, meglio, da un Rapporto pubblicato ogni anno che aggiornava e analizzava nel dettaglio i dati relativi al fenomeno in questione, cioè: gli italiani, il paranormale e i suoi risvolti negativi. Rapporto che non è stato più approntato poiché, anche se spesso è stato ripreso dalle agenzie di stampa, dalle testate giornalistiche e da varie associazioni di consumatori, qualcuna se ne è appropriata, dimenticando di citare la fonte.
Uno degli aspetti, infine, che l’Antiplagio ha sempre voluto sottolineare è che nel nostro Paese i deboli non vengono tutelati e, anzi, nel caso specifico, sono considerati gonzi. O forse furbi. Se è vero, infatti, che il ‘cliente’ del ciarlatano pensa sovente di essere più astuto degli altri, in quanto protetto e aiutato da un paragnosta o da un taumaturgo di fiducia, è anche vero che uno Stato di diritto non può non vigilare e non dare una mano a chi ne ha bisogno. Nel contempo, però, non deve permettere ai ciarlatani la pubblicizzazione del loro fumo e la vendita della loro aria fritta. In caso contrario la giustizia e la giustizia sociale non avranno mai cittadinanza in Italia. E se qualcuno pensa che sarebbe anti-democratico limitare o proibire la libertà di impresa, sappia che quella dei ciarlatani non è libertà di impresa, ma di presa: per i fondelli. Probabilmente in un Paese superstizioso come il nostro è difficile far passare un concetto come questo; ma potrebbe far cambiare idea il parallelismo con gli usurai. Se è vietata l’attività di questi ultimi, perché non può essere vietata quella degli usurai dell’anima? Dov’è la differenza? Si potrebbe affermare, addirittura, che gli usurai sono più ‘seri’ dei maghi, perché almeno loro qualcosa te la danno. Tuttavia l’impressione è che da noi coloro che credono a medium, astrologi e variopinta compagnia siano talmente tanti, pur non ammettendolo (perché si vergognano), così come sono tanti coloro che guadagnano dalle loro réclames, che i ciarlatani potranno sempre scorrazzare liberamente nell’etere. E non solo. Lo sceneggiatore serbo Milovan Vitezovic un giorno ha scritto: “La commedia è quando un mago diverte il popolo, la tragedia quando diventa il suo capo”. Sta qui tutta la differenza tra chi paga un biglietto e chi paga un consulto.
N.B. L’ennesimo simulacro mariano piangente – che il 3 di ogni mese lacrimerebbe sangue, lontano da occhi indiscreti, all’interno dell’abitazione di una pseudo-veggente di Trevignano, sul lago di Bracciano – è solo un copione già scritto. In tutti questi casi appare evidente (sempre) che, più che un pianto, è un imbrattamento dall’esterno. Quelle che si vedono, in genere, sono macchie sparse, non lacrime; e in natura le lacrime scendono verticalmente. Sarebbe sufficiente analizzare la dinamica sulla statuetta per smontare il presunto prodigio. A meno che non si voglia, come al solito, girare e rigirare il discorso, dicendo che la Madonna appartiene al mondo soprannaturale. In ogni caso non vuol dire che sia contro-natura, anzi. Azzardare una tesi del genere sarebbe solamente malafede. Visto, dunque, che si può affermare tutto e il contrario di tutto, sia la stampa, che le autorità civili e religiose non rendono un servizio a nessuno, comunità dei fedeli inclusa, andando dietro ad eventi di tal fatta, lontanissimi dal Vangelo o, meglio, considerati anti-cristiani. Dovrebbero essere regolarmente annoverati e archiviati come fenomeni da baraccone. C’è da meravigliarsi invece che pure i vescovi, a volte, cadano in trappole dozzinali di questo tipo, che con la fede non hanno nulla a che vedere.

Articolo della Nuova Sardegna sul rifiuto di Telefono Antiplagio ad un invito del Maurizio Costanzo show

Scienza & Finanza “promuove” la cottura inerziale. Scoperta dell’acqua calda o metodo sorprendente?!

7 Lug

La crisi e la domanda energetiche crescono, inevitabilmente, insieme all’aumento dei prezzi del gas e del petrolio. L’inflazione e la guerra in Ucraina stanno assestando il colpo di grazia agli indigenti e mettendo molte famiglie in difficoltà. Scienza & Finanza intende offrire qui un contributo a chi vorrebbe gestire l’economia domestica, risparmiando sulle bollette. Per consumare meno elettricità e meno gas e, di conseguenza, dare un taglio alle spese, dobbiamo cominciare dalla cucina, riprendendo un tema in questo momento più che mai attuale e diffondendo la notizia capillarmente.

Sia che usiate bruciatori a gas, a induzione o elettrici, ogni volta che vi apprestate a cucinare pasta, riso e qualunque pietanza che richieda l’utilizzo dell’acqua calda, agite così: Dopo aver versato il cibo nella pentola, o meglio nell’acqua (già salata, se è vostra abitudine), fatela bollire, date una bella girata, mettete un coperchio e spegnete il fornello. Ogni alimento cuocerà ugualmente; non vi accorgerete della differenza, se non per un paio di minuti di tempo in più. La pasta e il riso non verranno scotti, né incollati. Le verdure e gli ortaggi saranno di vostro gradimento, come sempre. Nessuna pietanza perderà le relative proprietà organolettiche. Anzi, il fatto che non vadano disperse con la continua ebollizione, è una garanzia di conservazione e assimilazione. Durante la cottura ricordatevi di girare ancora due o tre volte il cibo e di rimettere sempre il coperchio. Tale procedimento, detto “cottura inerziale”, è praticabile perché non è il bollore dell’acqua che cuoce, ma il suo calore: per inerzia, appunto.

L’abbiamo definita “la scoperta dell’acqua calda” perché la news sembra scontata, ma la maggior parte degli italiani non ne è a conoscenza; e chi ne ha sentito parlare non dà credito al metodo proposto. Se lo seguissimo tutti, i risultati sarebbero rilevanti. Secondo una ricerca del “Sole 24 Ore”, guadagneremmo tra i 356 milioni e i 2,6 miliardi di chilowattora in un anno e fino a 776 chilotonnellate di CO2e. Il 68% degli italiani, inoltre, si dichiara propenso a cambiare le proprie abitudini per risparmiare risorse ambientali ed economiche. Però, secondo un’indagine telefonica di Scienza & Finanza, solo il 9% ha sentito parlare della cottura inerziale, o passiva, e la metà si dimentica di applicarla. Infine, considerando che l’acqua calda agisce esattamente come l’acqua bollente, se ogni cittadino usasse tale sistema, in cucina risparmierebbe dal 45 al 55% di gas e/o elettricità – elaborando una media tra le pietanze che escludono la bollitura (fritti, arrosti, ecc.) e quelle per le quali viene utilizzata – poiché generalmente i tempi di ebollizione sono inferiori di almeno due terzi, rispetto ai tempi di cottura vera e propria: che dunque risulta a costo zero.

La redazione di Scienza & Finanza
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XI JINPUTIN: L’IMPATTO DI UN PATTO

27 Mar

Come è risaputo, il Presidente russo e il Presidente cinese si sono incontrati a Pechino a inizio febbraio 2022, per l’inaugurazione delle Olimpiadi invernali. Il primo, conoscendo le mire del Dragone su Taiwan, ha esposto al secondo l’intenzione di regolare al più presto i conti con l’Ucraina. Il timore del nucleare scoraggerebbe chiunque volesse intromettersi. Nel frattempo l’Occidente sta uscendo dalla variante-covid Omicron; mentre l’Oriente comincia a conoscerla. Il prodotto interno lordo (pil) euro-americano sta ripartendo; il pil cinese invece, proprio con l’arrivo di Omicron, sta rallentando (ci sono già diversi focolai domestici). Mai come in questa situazione, quindi, un conflitto in Europa farebbe comodo alla Cina per limitare la crescita del pil occidentale concorrente: ecco perché, una volta scoppiata la guerra, Pechino non la condannerà e assumerà posizioni di comodo, vie di mezzo fittizie. Che Xi Jinping si schieri contro è impossibile; che si schieri neutralmente a favore è neutralmente scontato. Putin sa di fare un favore al Presidente cinese, oltre che a sé stesso e alla sua rediviva voglia d’imperialismo, e comunque promette di non attaccare Kyiv prima della conclusione delle Olimpiadi: vetrina da non emarginare (mediaticamente parlando). Xi Jinping ringrazia. Contraccambierà con l’astensione di facciata e qualche ‘aiutino’ bellico-finanziario, se necessario. Naturalmente l’unica eccezione che non concederà all’alleato sarà l’utilizzo dell’atomica. Non si illudano, dunque, Stati Uniti, UE e NATO: i due si spalleggeranno a vicenda ‘sine die’, fino a quando la guerra terminerà e le economie mondiali saranno tornate al periodo pre-pandemico: in barba allo sperato indebolimento della Russia. Mosca non avrebbe mai cominciato una guerra così devastante, senza il nullaosta e il sostegno di Pechino. Le prevedibili sanzioni economiche occidentali ai russi non faranno altro che rallentare ulteriormente il pil di chi le ha decise. L’asse euro-atlantico infatti è in difficoltà, quello euro-asiatico, al contrario, è rinsaldato. Rileggendo il comunicato congiunto Cina-Russia di inizio febbraio, i conti tornano. E un non-detto, o un non-scritto, esistono? Sì, è un accordo implicito: l’interdipendenza commerciale Mosca-Pechino, con la prevalenza di quest’ultima. E così il cerchio cinese si chiude. P.S. AGGIORNAMENTO DEL 4/4/22: A chi dà credito a Xi Jinping, il quale afferma di non aver saputo da Putin dell’invasione russa in Ucraina, perché altrimenti avrebbe invitato i cinesi presenti a Kyiv e nel resto del Paese ad andarsene, è facile rispondere. Si chiama triplo gioco. Se il Presidente cinese avesse fatto ciò, molti osservatori internazionali si sarebbero chiesti il perché. E avrebbero capito. Pechino non doveva esporsi, non ci ha pensato minimamente. Poteva forse mostrare anticipatamente la sua accondiscendenza con Mosca e con i suoi obiettivi?
New York e il ripudio della guerra: giovane esce dal campo di battaglia